Per “pensiero” i Boga intendono la loro Idea che è rappresentata, in varia misura, e sotto diversi aspetti, come elemento fondamentale del Vivere e responsabile e presente in ogni singolo attimo. Il “pensiero” dei Boga viene riferito all’adesione di idee comuni, pensate all’unisono. L’idea principale del “pensiero Boga” è l’unità trascendente delle e nelle forme, dei e nei colori, dei e nei contenuti, del e nel vivere quotidiano, delle religioni e delle forme, con le quali per le più diverse i Boga entrano in rapporto con le cose terrene e anche, ma soprattutto, con il divino (v. “Contasecoli”). Unità trascendente significa che la Fede, il Vivere, il Lavoro, la Famiglia che trasumana ed eternizza chi la possiede, è stata data da Dio che l’ha trasmessa all’umanità e ai Boga alla creazione, cioè con Adamo ed Eva. Questa è la Weltanschauung propria del “pensiero” Boga.
Il superamento concettuale della pittura, della scultura e dell’arte come solo ed esclusivamente gesto tecnico, visibile, tangibile, ma molte volte non colto nell’immediatezza dello sguardo.
Già ai tempi dei grandi Maestri, c’era l’Idea, l’abbozzo e la rifinitura della bottega, non già umile, ma viceversa espressione di grande genialità nella Manualità e Artigianalità. L’età ultima (II e III millennio) è l’età della confusione, del Kaos, delle funzioni nella società, sempre più spesso inutili, e di conseguenza anche l’età della confusione delle religioni, dei culti e delle sette, cioè la presa di possesso dell’irrazionale (gesto tecnico, istintivo) che tende
a scalzare il razionale, cioè il pensiero.